Medicina Erboristeria Alliara Alliaria petiolata Bieb. Cavara e Grande.

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MEDICINA - ERBORISTERIA - ALLIARIA (Alliaria petiolata (Bieb.) Cavara e Grande)

Pianta della famiglia delle Cruciferae-Brassicaceae, distribuita nell'Europa meridionale. In Italia si trova ai margini dei boschi e lungo le siepi, dal piano alla zona montana.

GENERALITÀ

È una pianta erbacea annuale, cespitosa o raramente a fusto semplice, che arriva a un'altezza di 80 cm e più. Il fusto termina in una infiorescenza allungata. Le foglie sono cordate alla base, con margine denticolato ed apice acuto; quelle alla base sono lungamente picciolate, mentre le superiori sono quasi sessili. I fiori disposti a grappolo terminale hanno 4 petali bianchi. I frutti sono silique allungate e contengono numerosi semi neri, striati. Tutta la pianta, se strofinata, emana un odore di aglio: questa caratteristica ha determinato la sua denominazione scientifica e volgare.

IMPIEGO TERAPEUTICO

L'alliaria non era nota agli antichi. Negli ultimi cent'anni si sono conosciute le sue proprietà stimolanti, diuretiche, sudorifere, bechiche, antiscorbutiche, vermifughe, disinfettanti e detersive. La pianta fresca agisce come espettorante energico nelle bronchiti catarrali e nell'asma umida. È inoltre un diuretico efficace nell'idropisia e nell'edema. Altre proprietà riconosciute all'alliaria sono quelle epatoprotettrici e depurative del sangue. Esternamente è cicatrizzante dei processi ulcerativi e delle piaghe persistenti. I principi attivi dell'alliaria sono delle saponine, dei carotenoidi, un olio essenziale simile a quello dell'aglio e contenente zolfo.

- Uso interno:

si utilizza generalmente solo la pianta intera fresca o il suo succo. Con la pianta intera si preparano infuso, decotto e tintura vinosa. Per l'infuso servono 20-40 g di pianta per litro di acqua. Si lascia a macero per 10 minuti e si beve a tazzine da caffè: due al giorno. Con le stesse quantità di pianta si prepara il decotto, lasciando bollire per mezz'ora. Si somministra alle stesse dosi dell'infuso. La tintura vinosa si prepara con 20 g di pianta fresca, finemente tagliuzzata, per litro di vino bianco, lasciando a macero per una settimana. Si prendono 2-3 bicchierini al giorno come depuratore dopo i pasti. Il succo fresco di alliaria alla dose di 15-20 g si mette in pozioni o tisane antitosse e anticatarro preparate con menta e tiglio.

- Uso esterno:

si utilizza sempre la pianta intera per lavaggi o per preparare compresse da applicare su piaghe, ulcere e geloni. Si prepara il decotto con 50 g di pianta per litro di acqua. Si lascia bollire per mezz'ora e si filtra. Le compresse di alliaria devono essere lasciate sulle parti malate per mezz'ora. Si può rinnovare l'impacco 2-3 volte al giorno.

RACCOLTA E CONSERVAZIONE

La pianta intera o le foglie si raccolgono durante tutto il periodo vegetativo, da aprile a luglio, estirpando la pianta dal terreno ed escludendo la radice. È infatti inutile avere particolari attenzioni e, per non distruggere la pianta, tagliarla alla base, in quanto, trattandosi di pianta annuale ad andamento primaverile-estivo, la radice non riforma altri scapi fiorali. Non si può essiccare questa pianta, in quanto perderebbe tutte le sue proprietà. Di conseguenza non può essere conservata: va invece utilizzata in giornata o al massimo tenuta al fresco per due giorni. Poiché l'alliaria si deve impiegare solo da fresca, è assolutamente necessario coltivarla, almeno nelle regioni in cui questa specie non è comune. Per la coltivazione si deve partire da seme, che va raccolto da piante spontanee in giugno-luglio. Si semina in semenzaio o in vaso e quando le piante hanno emesso almeno quattro foglie si trapiantano in posizione di mezz'ombra o ombra. Si può tentare di coltivarla anche in vaso: basta tenerlo riparato dal sole, almeno nelle ore più calde. L'alliaria vuole frequenti irrigazioni.

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17 Mag. 2025 9:35:40 pm

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